Sintesi 

Anche in un contesto di crescente incertezza globale, riteniamo che l'economia giapponese sia pronta a una trasformazione grazie a tre forze convergenti: inflazione, aumento dei salari e cambiamento degli atteggiamenti verso il rischio.  

1. La nuova mentalità inflazionistica

Per decenni il potenziale di crescita economica del Giappone è stato soffocato dalla deflazione. Dal 1995 al 2021 i prezzi di beni, servizi e abitazione sono scesi oppure sono rimasti stabili, a esclusione di qualche aumento temporaneo dovuto all’IVA (Figura 1).

FIGURA 1

Inflazione complessiva stabile per la prima volta in decenni

International Markets Gain Ground

A febbraio 2025.

Fonte: Haver Analytics, Ministero degli affari interni e della comunicazione del Giappone, US Bureau of Labor Statistics.

Recentemente la situazione è cambiata. Negli ultimi quattro anni l’inflazione è rimasta entro un range del 2%-3%, attualmente è oltre il target della banca centrale1 ma resta contenuta rispetto all’inflazione negli Stati Uniti che negli ultimi anni è salita al 9%2.

Tale cambiamento avrà prevedibilmente un effetto positivo sui consumi, il che potrebbe sembrare controintuitivo al di fuori del Giappone. I consumatori americani, abituati all’inflazione elevata, potrebbero associare gli aumenti dei prezzi a una fase di austerity.

In Giappone è stata però la deflazione, non l’inflazione, a frenare i consumi per decenni. In un contesto caratterizzato da prezzi stabili o in calo, i consumatori in genere hanno rinviato gli acquisti per due ragioni. Se i prezzi sono sempre in calo o stabili, perché non aspettare a procedere con l’acquisto? E se l’inflazione è una rarità, perché tollerare gli aumenti dei prezzi in un determinato negozio?

In uno scenario di inflazione persistente e moderata, non abbastanza elevata da causare sconcerto e sufficientemente diffusa da frenare la caccia ai saldi, riteniamo che i consumatori possano superare questa mentalità, e da una ricerca dell’Università di Tokyo sembra che lo stiano già facendo. Da un sondaggio tra circa 11.000 consumatori giapponesi emerge che sono più disposti ad accettare l’aumento dei prezzi da quando è subentrata l’inflazione (Figura 2). Nel 2021 il 57% dei consumatori giapponesi ha dichiarato che cambierebbe negozio se il prezzo di un prodotto che acquistano regolarmente aumentasse del 10%. Nel 2023 tale percentuale è scesa al 48%, a indicazione che dopo solo due anni di moderata inflazione, il comportamento dei consumatori stava già cambiando e gli aumenti dei prezzi venivano considerati maggiormente accettabili.

FIGURA 2

I consumatori si sono adattati ai prezzi in aumento

International Markets Gain Ground

A marzo 2023.
Fonte: Lazard, Università di Tokyo. I risultati del sondaggio riflettono le risposte di 10.843 consumatori giapponesi. Il sondaggio è stato condotto anche in altri Paesi, tra cui Canada, Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti. Sono state raccolte complessivamente 46.926 risposte.

2. Salari in aumento

In Giappone i prezzi salgono ma anche i salari aumentano. Nel 2024, a seguito dei negoziati shunto che hanno luogo ogni primavera tra i sindacati dei lavoratori e i datori di lavoro, i salari sono aumentati di oltre il 5% per la prima volta dal 1991. Quest’anno si punta a un aumento ancora maggiore del 6% per l’esercizio 2025 che è iniziato ad aprile3.

Gli aumenti salariali dell’anno scorso sono attribuibili in particolare alle grandi aziende (Figura 3) che in genere offrono i posti di lavoro più remunerativi. Le negoziazioni shunto di quest’anno puntano però a una maggiore partecipazione delle piccole e medie imprese, enfatizzando lo stesso messaggio dell’anno scorso, ovvero che “gli aumenti salariali strutturali” non sono un costo per le società ma un investimento nell’economia giapponese. Inoltre, il Primo Ministro Shigeru Ishiba vuole aumentare i salari dei lavoratori con i redditi più bassi e punta a un aumento del salario minimo del 42% entro il 2030.

FIGURA 3

Salari in aumento per le grandi società giapponesi

International Discount Is Appealing vs. US Stocks

A febbraio 2025.

Fonte: Ministro della salute, del lavoro e del welfare. Si fa riferimento alle società quotate alla Borsa valori di Tokyo con un capitale di almeno 2 miliardi di yen e 1.000 dipendenti iscritti al sindacato.

Sulla scorta dell’inflazione moderata, i salari reali dei lavoratori, ovvero quel che resta a loro disposizione tenendo conto degli aumenti dei prezzi, dovrebbero aumentare in misura significativa. Ciò significa che una percentuale più alta dei salari può essere utilizzata per acquistare beni voluttuari oppure può essere investita, beneficiando l’economia giapponese in entrambi i casi.

3. Risparmi e investimenti: un nuovo approccio al rischio

Di fronte agli aumenti dei prezzi e dei salari, i cittadini giapponesi stanno rivalutando il loro approccio al denaro. Tradizionalmente, le famiglie giapponesi sono risparmiatrici. Oltre la metà del loro patrimonio (53%) è depositato in banca e solamente il 13% è investito in azioni. Al contrario, solamente il 13% del patrimonio delle famiglie americane è depositato in banca rispetto al 39% investito in azioni4.

Con il piano di investimento personale esente da imposte per i cittadini giapponesi con più di 20 anni (NISA) si intende cambiare tale situazione5. Nel 2024 il sistema NISA ha raddoppiato il limite annuale degli investimenti “Ippan” (che comprendono i titoli locali e internazionali quotati, ETF e REIT) da 1,2 milioni di yen a 2,4 milioni di yen, e ha triplicato il limite annuale per gli investimenti “Tsumitate” (tra cui gli investimenti diversificati a lungo termine, come i fondi di investimento) da 400.000 yen a 1,2 milioni di yen.

Il limite investibile nel corso della vita sale così da 6 o 8 milioni di yen (a seconda della tipologia) a 18 milioni di yen. Il NISA oggi offre l’opzione di combinare entrambe le tipologie d’investimento, mentre il periodo di detenzione esente da imposte passa da cinque anni a tempo indeterminato. Tali incentivi hanno già portato a un aumento significativo e generalizzato degli investimenti (Figura 4).

FIGURA 4

Investimenti personali in accelerazione

International Currencies Strengthening Relative to the US Dollar

A dicembre 2024.

Fonte: Ministero per i servizi finanziari

L’aumento degli investimenti Ippan risulta particolarmente interessante. Sembra il segnale che i cittadini giapponesi desiderano investire in modo meno conservativo, in linea con un’altra tendenza promettente, ovvero il calo della liquidità. Sulla base dei dati della banca centrale giapponese, la liquidità detenuta dalle famiglie giapponesi è in costante (e profondo) calo dal 2021 (Figura 5). Da ciò si evince che le famiglie sono meno inclini a “mettere i soldi sotto al materasso” poiché sono preoccupate per le prospettive di crescita dell’economia.

FIGURA 5

Le famiglie giapponesi hanno meno liquidità in portafoglio

International Currencies Strengthening Relative to the US Dollar

A dicembre 2024.

Fonte: Banca del Giappone

Implicazioni per gli investimenti: come approfittare della ripresa dell’economia giapponese

A nostro giudizio, gli aumenti di prezzi, salari e investimenti segnalano un punto d’inflessione per l’economia giapponese. Questi tre cambiamenti strutturali contribuiranno a far uscire l’economia giapponese da decenni di stagnazione e la traghetteranno verso una nuova fase di crescita, per cui il Giappone diventerà un mercato interessante per gli investitori alla ricerca di un’esposizione ai temi collegati alla ripresa dei mercati sviluppati.

Comprendendo tali tendenze, gli investitori potrebbero beneficiare della traiettoria di crescita economica sostenuta del Paese.

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I tre fattori alla base della rinascita economica del Giappone

Anche in un contesto di crescente incertezza globale, riteniamo che l'economia giapponese sia pronta a una trasformazione grazie a tre forze convergenti: inflazione, aumento dei salari e cambiamento degli atteggiamenti verso il rischio.

1. Sintesi dei pareri sulla politica monetaria (Banca del Giappone, 28 marzo 2025)
2.  Indice dei prezzi al consumo 1913-2024 (Federal Reserve Bank di Minneapolis, 2024)
3. Shunto 2024: il primo aumento salariale superiore al 5% dal 1991 con l'urgente necessità di estendere la tendenza alle PMI (Istituto giapponese per la politica del lavoro e la formazione, 2025)
4. Prospettive globali 2025 (Lazard, 2024)
5. Il regime di esenzione fiscale per gli investimenti delle persone fisiche (NISA, 2025). Il regime di esenzione fiscale del Giappone per gli investimenti dei privati (NISA, 2025)

 

Informazioni importanti
Pubblicato il 3 giugno 2025 

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